mercoledì 31 luglio 2013

Licia Albanese: 100!

Il 22 luglio appena trascorso il soprano Licia Albanese ha festeggiato il suo centesimo compleanno (anche se sulla data di nascita, fissata nel 1913, vi sono delle dispute).
Mi sembra doveroso dedicare un post a questa Artista, sia per farle gli auguri che per offrire a chi la conosce poco (o non la conosce) un'occasione per ascoltarla.


 Licia Albanese ha svolto la propria carriera soprattutto in America, ed è stata presente per ben 26 stagioni al Metropolitan di New York.
La sua fama oggi è legata soprattutto alle registrazioni di La bohème e La traviata dirette da Toscanini, ma valutarla solo sulla base di queste registrazioni e delle poche altre effettuate in studio è, secondo me, limitativo.
Per fortuna abbiamo molte registrazioni dal vivo che ci danno un'idea più completa di questa cantante.
Io sono sempre rimasto colpito dall'intensità delle sue interpretazioni: risulta sempre credibile e coerente e non si risparmia, mette tutta se stessa nel personaggio che sta interpretando.

Ascoltiamo a proposito il duetto tra Mimì e Marcello dal Quadro III della Bohème, qui in una registrazione del 1958 insieme al baritono Mario Sereni:


Trovo che sia una bellissima e intensa interpretazione di Mimì in questo momento triste e pieno di dolore, quando non sa come separarsi da Rodolfo.

La voce di Licia Albanese non è particolarmente bella, ma grazie al sostegno di una buona tecnica, una tecnica (passatemi il termine) "genuina", che non dimentica mai la pronuncia del testo, riesce a sostenere bene anche i momenti di maggior tensione drammatica. 
Momenti che affronta interpretando e che, grazie alle qualità sopra citate - oggi dimenticate da troppi cantanti -, risolve con voce omogenea ed efficace.
Ecco per esempio uno dei passaggi centrali de La traviata, registrato nel 1946 insieme al tenore Richard Tucker:


Caratterizza molto bene anche la Micaela della Carmen, personaggio spesso reso come un'oca. Se è vero che nel Primo Atto non è forse molto brillante, nella sua aria dell'Atto Terzo ha la possibilità di riscattarsi, e mi sembra che la Albanese colga questa possibilità in pieno, in questa registrazione del 1941:

Bizet, Carmen: Je dis que rien ne m'épouvante

Il repertorio di questa cantante è abbastanza differenziato, e comprende anche ruoli per una voce più leggera rispetto a quelli per cui è più conosciuta; ecco la sua deliziosa Nannetta in una registrazione del 1949:


Abbiamo anche questa sua interpretazione mozartiana, che penso valga la pena ascoltare: 


Molto più famose sono le sue interpretazioni pucciniane, e soprattutto Madama Butterfly, suo personaggio favorito; il suo Un bel dì vedremo è secondo me uno dei migliori per purezza del canto e interpretazione:


Abbiamo ricordato qui una grande cantante che merita di essere tenuta ad esempio e, soprattutto, ascoltata. Le registrazioni disponibili su Youtube sono molte, e vi invito ad ascoltarne più che potete: un canto sano e pronunciato come questo non fa mai male. Bisogna dire anche che la voce di Licia Albanese è stata molto longeva, e che è presidente onorario della The Licia Albanese-Puccini foundation, che dal 1974 assiste giovani cantanti.
Voglio concludere questo post con il finale dei Pagliacci, dove pur interpretando con energia Licia Albanese non esagera mai e continua ad usare il suo canto omogeneo:


Tanti Auguri a Licia Albanese!





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