giovedì 18 dicembre 2014

A Renata

Carissima signorina Tebaldi,

non abbiamo mai avuto la fortuna di conoscerci (ma non ne sono tanto sicuro, perché ogni parola che ha cantato mi entra dentro e parla al mio cuore), ma le scrivo per dirle che la mia vita senza il suo canto non sarebbe la stessa; non mi consideri esagerato se le dico questo: se una giornata è buia so che posso sempre contare su di lei per scacciare le nuvole, se sono agitato so che la sua voce carezzevole mi calmerà, mentre se già sono felice ascoltarla è il modo per suggellare questo stato.

Dieci anni fa lei se ne andava, qualche mese dopo io la ascoltavo per la prima volta e mi innamoravo del canto... il suo Addio del passato e il Tacea la notte placida mi fecero scoprire una voce e una dolcezza incredibili, da cui non mi son mai più potuto allontanare.
Questo paese che vive di ignoranza non la ricorderà ufficialmente come dovrebbe, ma, e questo è molto più bello, la ricorderanno tutte le persone alle quali la sua voce ha parlato e trasmesso emozioni almeno una volta.

Vorrei elencarle tutte le cose che amo cantate da lei, ma non finirei più! Dovrei ricordare quante volte ho pianto insieme alla sua Adriana, quante volte son rimasto senza fiato nell'ascoltare il suo Vissi d'arte con Mitropoulos, oppure dire quale emozione sia trovarsi davanti la sua esecuzione del Libera me domine di Verdi... beh, mi creda, non basterebbe una pagina grande come il mare, come il mare profonda ed infinita, come cantava inimitabile la sua Mimì.

E non posso nemmeno dirle perché il suo canto parli così tanto al mio cuore, è una cosa che va oltre la perfezione dei suoni, è come i sentimenti che non hanno un vero perché... possiamo trovar loro mille spiegazioni, ma nessuna è quella che li definisce e nessuna è necessaria alla loro esistenza.

Le basti un grandissimo grazie, chi dona emozioni dona la cosa più bella ed importante del mondo, e lei me ne ha regalate tante.

Un grande  abbraccio,
A.