domenica 29 settembre 2013

Le donne pucciniane: Manon Lescaut

Manon è una ragazza di diciotto anni che è stata destinata dalla propria famiglia al chiostro; durante il viaggio che la dovrà portare alla triste destinazione, accompagnata dal sergente Lescaut (suo fratello), incontra Geronte di Ravoir, vecchio tesoriere.




La loro carrozza sosta presso un'osteria ad Amiens, ed è qui che Manon, lasciata qualche momento sola dai compagni di viaggio, incontra Renato Des Grieux, un giovane studente che subito si innamora di lei.
Lei sembra rassegnata al proprio destino, ma Renato riesce a strapparle la promessa di un altro incontro, al scender della sera.
Quando i due giovani si ritrovano Des Grieux porta una brutta notizia: Geronte ha deciso di rapire Manon e una carrozza è già pronta a partire dietro all'osteria; l'unica soluzione è approfittare del piano del tesoriere e fuggire prima che il vecchio se ne accorga. Manon all'inizio non vuole, ma poi accetta e parte con Des Grieux. 
Quando Geronte scopre la fuga vorrebbe inseguirli insieme al fratello di Manon, ma quest'ultimo lo dissuade: conosce bene Manon e sa che non può vivere in povertà; quando si sarà stancata di una vita di miseria sarà facile per loro portarla via dalle braccia dello studente.


Manon, come previsto dal fratello, ha ceduto. Se n'è andata dalla casa di Des Grieux senza nemmeno salutarlo ed ora vive nella ricchezza con Geronte; tra tutto quell'oro e quegli oggetti preziosi c'è qualcosa che le manca, e lo dice al fratello: non trova più il calore e l'amore a cui si era abituata.


 Manon
(Si guarda intorno e si ferma cogli occhi all’alcova.)
In quelle trine morbide,
nell’alcova dorata
v’è un silenzio, un gelido mortal –
v’è un silenzio,
un freddo che m’agghiaccia!
Ed io che m’ero avvezza
a una carezza voluttuosa
di labbra ardenti e d’infuocate braccia
or ho tutt’altra cosa!
O mia dimora umile,
tu mi ritorni innanzi –
gaia, isolata, bianca,
come un sogno gentil e di pace e d’amor!

Manon desidera avere notizie di Des Grieux, e il fratello le confida di essere rimasto in amicizia con lui; non ha detto allo studente dove si trova Manon, ma l'ha convinto a darsi al gioco d'azzardo per poter trovare i soldi che la riavvicinerebbero a lui.
Intanto il cerimoniale di galanterie nella casa di Geronte ha inizio: giungono alcuni musici che cantano un madrigale appositamente composto da Geronte, e poi è il momento della lezione di ballo alla presenza di anziani amici del padrone di casa che guardano con desiderio malcelato la giovane ragazza.
Questa intona una risposta al madrigale sentito poco prima, dove si cantava con riferimento mitologico l'amore di Clori e Fileno; nella risposta di Manon Clori è innamorata di un altro, Tirsi, e lo invita a raggiungerla:

Manon
L’ora, o Tirsi, è vaga e bella,
ride il giorno, ride intorno
la fida pastorella.
Te sospira, per te spira.
Ma tu giungi e in un baleno
viva e lieta è dessa allor!
Ah, vedi il ciel!
Com’è sereno sul miracolo d’amor!

Gli ospiti e Geronte escono per una passeggiata, mentre Manon si prepara per raggiungerli; giunge però all'improvviso Des Grieux, indirizzato dal fratello della ragazza: Manon è entusiasta, ma lui si dimostra offeso ed arrabbiato.
Lei cerca il suo perdono, e riesce facilmente ad ottenerlo con una frase detta con voluttà: "Son forse della Manon d'un giorno meno piacente e bella?"
La fiamma che ardeva nel petto del giovane è ora completamente riaccesa, e i due si abbandonano ad un rito quasi divino di baci:


Manon
Oh, sarò la più bella!
(prende la mantiglia posata sopra una seggiola: sente che qualcuno si avvicina. Crede sia il servo)
Dunque questa lettiga?...
(Des Grieux appare alla porta; è pallidissimo. Manon gli corre incontro in preda ad una grande emozione)
Tu, tu, amore? Tu?
Tu? Ah! mio immenso
amore?... Dio!
Des Grieux (con gesto di rimprovero)            
Ah, Manon!
Manon
Tu non m'ami dunque più?
M'amavi tanto!
Oh, i lunghi baci!
Oh, il lungo incanto!
La dolce amica d'un tempo
aspetta la tua vendetta.
Oh, non guardarmi così
non era la tua pupilla
tanto severa!
Des Grieux (violentemente)   
Sì, sciagurata,
la mia vendetta...
Manon
Ah! La mia colpa!
È vero!
Des Grieux
Ah! Sciagurata,
la mia vendetta...
Manon
Ah! È vero!
Non m'ami più...
Ah! É vero! Non m'ami
dunque più?
M'amavi tanto;
Non m'ami più!
Des Grieux
Taci... tu il cor
mi frangi!
Tu non sai le giornate
che buie, desolate
son piombate su me!
Manon
Io voglio il tuo perdono.
Vedi? Son ricca.
Des Grieux
Taci!
Manon
Questa non ti sembra
una festa d'ori
e di colori?
Tutto è per te.
Des Grieux
Deh! Taci!
Manon
Pensavo a un avvenir
di luce;
Amor qui ti conduce...
T'ho tradito,
è ver!
(s’inginocchia)
Ai tuoi piedi son!
T'ho tradito!
Sciagurata dimmi,
ai tuoi piedi son!
Ah! Voglio il tuo perdono.
Non lo negar! Son forse
della Manon d'un giorno
meno piacente e bella?
Des Grieux (desolato)
O tentatrice! È questo
l'antico fascino
che m'acceca!
Manon (prendendo una mano a Des Grieux)
È fascino d'amore;
cedi, son tua!
Des Grieux
Più non posso lottar!
Son vinto!
Manon (affascinante, si alza, circondando con le braccia Des Grieux)
Cedi, son tua...
Ah! Vieni! Colle
tue braccia
stringi Manon che t'ama...
Des Grieux
Non posso lottar,
o tentatrice!
Manon
... stretta al tuo
sen m'allaccia!
Manon te solo brama!
Des Grieux
Più non posso lottar!
Manon
Cedi, son tua!
Des Grieux
Son vinto; io t'amo!
Più non posso lottar!
Manon
Ah vien!
Manon te solo brama!
Vieni, colle tue
braccia stringi Manon
che t'ama!
Des Grieux
Nel l'occhio tuo profondo
io leggo il mio destin;
tutti i tesor del mondo
ha il tuo labbro divin!
Manon
Ah! Manon te solo brama,
stretta al tuo sen
m'allaccia!
Alle mie brame torna
deh! torna ancor!
I baci miei son questi!
Questo é il mio amor!
Vivi e t'inebria
sovra il mio cor!
Deh, torna ancor!
Ah! Vivi e t'inebria
sovra il mio cor...
La bocca mia é un altare
dove il bacio é Dio!
(con immensa dolcezza si accosta a Des Grieux)
Des Grieux
I baci tuoi son questi!
Questo é il tuo amor!
(Manon si abbandona fra le braccia di Des Grieux. Lui la fa dolcemente sedere sul sofà)
M'arde il tuo bacio,
dolce tesor!
In te m'inebrio ancor,
dolce tesor!
Nelle tue braccia care
v'è l'ebbrezza, l'oblio!
Manon
Labbra adorate e care!
Des Grieux
Manon, mi fai morire!
Manon
Labbra dolci a baciare!
Manon e Des Grieux
Dolcissimo soffrir!
Arriva però improvvisamente Geronte, che rimane sorpreso nel vederli insieme. Inizia a rimproverare Manon per il modo in cui ricambia il suo amore, e lei gli risponde prendendo uno specchio e invitandolo a confrontare se stesso con lei e Des Grieux. Geronte se ne va offeso.

Des Grieux vorrebbe partire subito, ma Manon mostra dispiacere nel doversi staccare dalle ricchezze. Lui, esasperato, la rimprovera: lei che è allo stesso tempo la donna dell'abbandono ardente, della vaghezza, della bonta, ma anche la donna che si perde per le ricchezze.
Manon non fa in tempo a scusarsi che suo fratello piomba nella stanza avvertendoli che Geronte li ha denunciati e che sta arrivando con le guardie: per Manon c'è il rischio dell'esiglio.

Des Grieux si affretta ad organizzare la fuga ma Manon si perde a raccimolare ricchezze, quasi incantata da esse, e questa è la sua fine: Le guardie arrivano guidate da Geronte e la arrestano.


Arriva il giorno in cui Manon e altre cortigiane devono essere imbarcate per l'esiglio in America. Il tentativo di salvataggio preparato da Des Grieux e Lescaut fallisce e così Manon viene imbarcata. Des Grieux, però, disperato, si fa assoldare come mozzo sulla nave per non perderla per sempre.

Arrivati in America però non trovano la felicità; nuove disavventure li portano a vagare nel deserto, e qui si perdono in preda alla sete.
Des Grieux va alla ricerca di un soccorso, e Manon, rimasta sola, sente la morte avvicinarsi e ne ha paura:


(Manon, sola l’orizzonte s’oscura; l’angoscia vince Manon; è stravolta, impaurita, accasciata.)
Sola, perduta, abbandonata
in landa desolata...
Orror!
Intorno a me s'oscura il ciel.
Ahimé, son sola!
E nel profondo deserto
io cado, strazio crudel,
ah sola, abbandonata,
io, la deserta donna.
(alzandosi)
Ah, non voglio morire!
Tutto dunque è finito.
Terra di pace mi sembrava questa…
Ahi, mia beltà funesta,
ire novelle accende!
Strappar da lui mi si voleva,
or tutto il mio passato
orribile risorge
e vivo innanzi
al guardo mio si posa.
Ah, di sangue ei s'è macchiato!
Ah, tutto è finito!
Asil di pace ora la tomba invoco…
No, non voglio morire!
Amore… aita!

Des Grieux ritorna, ma senza aver trovato nulla scrutando l'orizzonte. Manon ormai non resiste più; lui la fa appoggiare sul suo cuore, quasi a volerle donare la propria energia vitale, ma tutto è inutile.
Le tenebre eterne cingono Manon, che muore consapevole delle proprie colpe, ma anche sicura che esse saranno cancellate dall'oblio, mentre il suo amore rimarrà in eterno e non morirà mai.
E infatti, grazie al grande Puccini, noi siamo ancora qui ad amarla e a piangere con lei.

(entra Des Grieux precipitosamente. Manon gli cade tra le braccia. Ridestandosi:)
Manon
Fra le tue braccia, amore...
L'ultima volta!
(si sforza; sorride simula speranza)
Apporti tu novella lieta?
Des Grieux (con immensa tristezza)
Nulla rinvenni…
l'orizzonte nulla mi rivelò…
lontano spinsi lo sguardo invano.
Manon
Muoio, scendon le tenebre.
Su me la notte scende.
Des Grieux
Un funesto delirio
ti percuote, t'offende!
Posa qui dove palpito,
in te ritorna ancor.
Manon (con passione infinita)
Oh, t'amo tanto e muoio…
Già la parola manca al mio voler…
Ma posso dirti che t'amo tanto!
Oh, amore!
Ultimo incanto,
ineffabile ebbrezza,
o mio estremo desir!
T’amo, t’amo tanto.
(Manon cade lentamente, mentre Des Grieux cerca nuovamente di sostenerla tra le sue braccia. Il giovane le tocca il volto, poi fra sé, atterrito:)
Des Grieux
Gelo di morte!
Dio, l'ultima speme infrangi!
Manon (con voce sempre più debole)
Mio dolce amor, tu piangi…
Ora non è di lagrime,
ora di baci è questa.
Il tempo vola, baciami!
Des Grieux
O immensa delizia mia,
tu fiamma d'amore eterna…
Manon
La fiamma si spegne…
Parla, deh, parla…
ahimé, più non t'ascolto…
Qui, vicino a me,
voglio il tuo volto…
Così… mi baci…
Vicino a me…
Ancor ti sento…
Des Grieux
Senza di te…
perduto… ti seguirò…
Manon (con un ultimo sforzo, solennemente imperiosa)
Non voglio! Addio…
cupa è la notte… ho freddo…
Era amorosa la tua Manon?
Rammenti? Dimmi…
la luminosa mia giovinezza?
Il sole più non vedrò…
Des Grieux
Mio Dio!
Manon
Le mie colpe… travolgerà l'oblio,
ma l'amor mio… non muore…
(Manon muore. Des Grieux, pazzo di dolore, scoppia in un pianto convulso, poi cade svenuto sul corpo di Manon.)






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